sabato 5 novembre 2011

La resistenza specifica nella pallamano

Con il termine "resistenza specifica" si indica in generale quella capacità fisica del giocatore che gli consente di eseguire i gesti tecnici e fisico-condizionali del proprio sport in situazioni simili alla gara, per un prolungato periodo di tempo. Ormai negli sport di squadra si predilige molto l'allenamento di questa capacità, soprattutto durante il periodo agonistico, sia per gli ormai accertati benefici che apporta sotto un punto di vista sia fisico che tecnica-tattico, che per la buona predisposizione dei giocatori a intraprendere esercitazione "specifiche".
Ma quali possono essere delle esercitazioni che allenino la resistenza specifica? sicuramente tutti gli small-sided games: mini-partite in campi di diverse dimensioni e diverso numero di giocatori (ad esempio 3vs3 4vs4, ecc...)
Prima di utilizzare esercitazioni che allenino la resistenza in un contesto di gara, gli allenatori dovrebbero essere a conoscenza di alcune nozioni fondamentali:
 - se non ben stimolati e monitorati, per alcuni giocatori le esercitazioni con la palla potrebbero risultare poco intense e quindi non portare a quel miglioramento (o mantenimento) delle proprio capacità fisiche; molto importante quindi sarà la motivazione che l'allenatore e il preparatore atletico sapranno infondere ai giocatori durante le esercitazioni e la possibilità di monitorare con cardio frequenzimetri (magari che registrino l'attività cardiaca per poi analizzarla a posteriori) tutti i giocatori, o buona parte di essi.
 - come in tutti i mezzi di allenamento, anche nelle esercitazioni di resistenza specifica bisogna rispettare il principio della variabilità, per evitare stasi negli adattamenti dei giocatori e la monotonia psicologica che rovina la motivazione degli atleti; ecco perchè è importante la variazione delle regole, delle dimensioni del campo, del numero dei giocatori, e magari mettere in palio dei premi per la squadra vincitrice.
 - le esercitazioni precedentemente utilizzate non possono rappresentare l'unico mezzo di allenamento, ma esercitazioni cosiddette a "secco" che coinvolgano massivamente i processi energetici aerobici o anaerobici lattacidi, vanno somministrate sia in preparazione che durante il periodo agonistico, stando bene attenti a programmare nei minimi dettagli l'alternarsi delle diverse esercitazioni.
 - se si decide di utilizzare ad esempio gli small-sided games, bisogna far in modo che l'intensità del gioco sia alta per tutto il periodo dell'esercitazione con continui incitamenti e rimesse in gioco del pallone effettuate in maniera molto rapide.
L'altà intensità degli small-sided games in altri sport di squadra come il rugby e il calcio sono state dimostrate da studi scientifici e soprattutto è ormai risaputo che il cambiamento di alcuni parametri come le dimensioni del campo, il numero dei giocatori e le regole di gioco, possono influenzare e cambiare il carico di lavoro fisico dei giocatori. Nella pallamano sono stati fatti pochi studi riguardanti l'applicazione degli small-sided games, e nessuno che indaghi le variazione di carico interno dei giocatori col variare delle dimensioni del campo e del numero dei giocatori. La mia tesi di dottorato si occupa proprio di questi aspetti e vi garantisco che anche nella pallamano, l'intensità di queste esercitazioni specifiche risulta molto elevata (anche per il ruolo del portiere) ma bisogna sapere che dimensioni del campo usare e quali regole variare a secondo di quale aspetto  vogliamo allenare. Quando pubblicherò i miei articoli scientifici lo saprete...per ora mi tengo il "segreto"!!

A presto

Matteo Corvino