- una prima parte libera nella quale i giocatori possono fare quello che vogliono, con o senza pallone, della durata di 2-3' (serve per entrare mentalmente nel clima partita)
- una seconda parte guidata dal preparatore con esercizi di mobilità articolare andando ad aumentare gradualmente l'intensità per una durata di 5-6'
- un' altra parte libera con i giocatori a coppie che eseguono passaggi per circa 3-4'
- una fase che io definisco cognitiva, nel senso che comporta uno sforzo anche attentivo da parte dei giocatori come può essere un mini-gioco dentro i nove metri con i giocatori divisi in due squadre che devono passarsi la palla senza farsela rubare dalla squadra avversaria (5-6')
- una fase composta da esercizi di alta intensità ma di breve o brevissima durata come possono essere andature di rapidità dei piedi o anche sprint sul breve (2-3' da poter fare anche in cerchio)
- tiri in porta per il riscaldamento dei portieri e tiri dalle posizioni individuali (7-8')
La durata totale del riscaldamento si dovrebbe aggirare intorno ai 25' e dovrebbe contenere al suo interno esercitazioni già conosciute ai giocatori e svolgersi senza interruzioni.
Questo è il mio parere, ma ora vi propongo un esempio concreto del riscaldamento di due squadre di elitè mondiale come il Barcellona e lo Chambery Savoie; i due video sottostanti mi sono stati forniti molto gentilmente dal collega Simone Lugli che ha eseguito personalmente le riprese...e per questo lo ringrazio moltissimo!
Dopo aver visto questi due riscaldamenti mi sono posto alcune domande e fatto alcune riflessioni. Innanzitutto anche se loro dovrebbero rappresentare l'eccellenza del nostro sport devo criticare alcune parti dei due riscaldamenti:
- entrambe le squadre eseguono un riscaldamento iniziale totalmente libero e io credo che, nonostante i giocatori siano professionisti e grandi atleti, necessitino anche loro di una guida esperta in fatto di "movimento umano"
- entrambe le squadre fanno dello stretching prima della fase con palla, e io credo che sia tempo perso che possa essere speso in altro modo, visto che non ci sono evidenze scientifiche a supporto del fatto che fare stretching nel riscaldamento pre-gara incrementi la successiva performance o riduca gli infortuni in partita; è importante incrementare e curare la flessibilità e l'elasticità muscolare durante la stagione ma il riscaldamento pre-gara non credo sia il momento giusto.
- manca totalmente una fase che stimoli l'attenzione dei giocatori che a mio parere è fondamentale nel pre-gara; anche se per pochi minuti, bisogna stimolare il giocatore con esercitazioni che non siano monotone ma che comportino imprevisti e la necessità di prendere decisioni nel breve tempo (come poi succede in partita)
Dopo questa mia analisi e critica devo comunque sottolineare che è molto difficile modificare le abitudini di giocatori "navigati" come questi soprattutto in un momento così importante come quello pre-gara, però credo che sia nostro dovere informare i giocatori sulle giuste metodiche di riscaldamento al fine di ottimizzare la performance durante la partita.
Aspetto vostri pareri
Ciao